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Tra i tanti tipi di viaggi che possiamo organizzare… non possiamo non citare quello enogastronomico! Ciò che muove le persone a spostarsi in giro per il mondo per il cibo è un legame profondo, in realtà: al di là del fatto che “siamo quello che mangiamo”, ricordiamo che la cultura di ogni Paese è identitaria di ciò che porta proprio sulla tavola. E noi lo sappiamo bene, essendo italiani. La nostra è la patria della pizza, della pasta, della fiorentina, dei formaggi. Ma come si organizza un itinerario di viaggio enogastronomico? Da dove partire? Ovviamente dalle ispirazioni: ci attendono viaggi e consigli di gusto con Italia Delight, un progetto che parla appunto di viaggi enogastronomici in Italia e non solo, dando informazioni su viaggi, piatti, posti da visitare. Ed è anche un punto di riferimento per le attività ricettive, dal momento in cui ci si può pubblicizzare mediante le schede di attività!

Come strutturare un viaggio gastronomico?

Il turismo non è mai stato uguale nel corso del tempo, e sappiamo che ne esistono diverse forme: da quello religioso, come i pellegrinaggi verso chiese e luoghi sacri, fino all’enogastronomico, che prevede un tour di degustazioni, non viaggiamo solamente per il piacere di farlo, ma anche perché siamo mossi dalla curiosità di scoprire altre culture, di approfondire delle specialità di cui abbiamo solamente sentito parlare al cinema o in televisione, oppure di cui abbiamo letto nei romanzi.

Anzitutto, lasciateci dire che un viaggio enogastronomico può essere incentrato su un prodotto specifico – ad esempio, andare a Firenze e provare diverse schiacciate – o ancora un percorso che permette di approfondire la cucina di un territorio nella sua interezza (sempre prendendo come riferimento Firenze, ci consente di provare altre specialità, come le pappardelle al cinghiale o la fiorentina). In alcuni casi, i viaggi possono essere organizzati con visite a locali ed esercizi specifici, una sorta di “pellegrinaggio” verso eventi, ristoranti e tanto altro.

Cosa serve per organizzare un itinerario di viaggio enogastronomico

Come abbiamo visto, non ci sono per forza delle “regole”: il viaggio è nostro, quindi sbizzarriamoci, scopriamo la cultura culinaria di un posto e successivamente appuntiamoci i locali imperdibili dove provare i prodotti. Quali sono gli strumenti che ci facilitano l’organizzazione del viaggio? Possiamo ovviamente creare delle mappe e tracciare degli itinerari personalizzati. Grazie al web, poi, abbiamo diverse fonti dalle quali attingere. Italia Delight ne è un esempio: possiamo navigare sul sito andando alla scoperta di ristoranti, pizzerie, rifugi, bar, steakhouse e molto altro.

Quello che ci occorre è fondamentalmente un’app di pianificazione, ma possiamo anche usare le “vecchie e care” carta e penna. Ovviamente, una volta selezionata la località in cui ci si vuole recare, bisogna tracciare un itinerario con i ristoranti (ma non solo, perché anche lo street food merita tantissimo).

Esempio di itinerario enogastronomico

Per agevolarvi, vogliamo provare a tracciare insieme a voi un esempio di itinerario enogastronomico. Una delle mete più amate dove andare in vacanza in Italia per mangiare bene è ovviamente la Sicilia: la cucina tipica siciliana non scontenta nessuno, perché propone piatti di mare, di carne e uno street food d’eccezione da Oriente a Occidente. Proprio così. A Palermo, del resto, si mangia l’arancina, mentre a Catania l’arancino: uno dei tour di degustazione siciliani più indicati è quello alla ricerca del migliore arancino o della migliore arancina. Ma ci sono molti classici della rosticceria da provare: ravazzata, cipollina, bomba fritta e tanto altro, come il panino con panelle e crocché o panino con la “meusa”. Ecco, potremmo così strutturare un itinerario basato solo sullo street food siciliano.

L’idea che diamo, in ogni caso, è di partire sempre dalla località, e non dalla cucina in sé: questo perché, se prendiamo sempre come riferimento la Sicilia, molto cambia da una provincia all’altra. Quindi, una volta scelta la regione o il luogo in cui si vuole andare in vacanza, si può sempre iniziare a fare una ricerca approfondita sulle specialità e sui piatti tipici, per poi scoprire eventuali varianti e ampliare l’itinerario con proposte gustose. Ed è il caso di dire: l’appetito vien viaggiando!

Mario Verdi