La zona della Toscana è ricchissima di borghi e paesi antichi, alcuni dei quali hanno fatto la storia. Tra i più celebri e amati c’è San Miniato, un borgo medievale in provincia di Pisa che attira i turisti non solo grazie alle visite guidate del centro storico ma anche alle attività alternative come la degustazione di vini, la caccia al tartufo o la possibilità di percorrere sentieri grazie al noleggio di e-bike. Ma cosa vedere a San Miniato? Qual è la storia di questo borgo? Scopriamolo insieme.
San Miniato: il borgo toscano tra Pisa e Firenze
La Toscana è una terra meravigliosa, oltre ad avere incantevoli città d’arte come Siena, Firenze o Pisa vanta anche numerosi borghi di interesse storico e dagli scorci caratteristici con panorami mozzafiato. Tra questi spicca San Miniato, una realtà in provincia di Pisa ma che si trova a poca distanza anche da Firenze.
San Miniato era già noto ai tempi dei Romani anche se veniva chiamato Quarto: questo nome gli è rimasto fino al momento in cui la potenza fiorentina è riuscita nell’impresa della conquista militare. Gli ultimi 70 anni hanno permesso alla località di investire sulle proprie origini e tradizioni, dando il giusto valore ad attività come la lavorazione della pelle e la raccolta del tartufo. San Miniato è sempre stato di interesse politico per la posizione strategica tra le due grandi città toscane. Non pensare però ad un borgo piccolo, infatti il centro storico di San Miniato si estende su tre diversi colli che dominano la valle dell’Arno. Oltre all’esposizione e alla posizione interessante, San Miniato si trova anche sul tracciato della Via Francigena oggi meta di trekking e cicloturismo ma un tempo era il collegamento importante tra Roma e il Nord Europa. Il suo dominio è testimoniato dal numero elevato di torri fortificate che servivano per proteggere e tutelare la zona.
La tradizione del tartufo bianco
Tra le attività che si possono svolgere a San Miniato c’è la raccolta del tartufo. In modo particolare la zona si distingue per la specialità del tartufo bianco che diventa anche protagonista di una mostra mercato nazionale. Questo evento viene legato ad altre feste locali che coinvolgono anche altri borghi nella zona. La produzione non si ferma però a quella del tartufo, il territorio è conosciuto anche per la produzione di pomodori, carciofi, olive e molto altro ancora.
5 cose da vedere a San Miniato
Passeggiando per il centro del borgo si incontrano alcuni punti caratteristici da non perdere:
– Rocca di Federico II. È assolutamente il monumento imperdibile e simbolo del borgo. Si trova in cima ad uno dei tre colli in cui si espande San Miniato e racconta la storia dell’imperatore svevo sul territorio. La rocca aveva lo scopo di mantenere sotto controllo il passaggio della via Francigena.
– Palazzo Formichini. Tra le costruzioni architettoniche da vedere c’è Palazzo Formichini; di origine rinascimentale vanta al suo interno opere di Guercino, Lorenzo di Bicci, Cigoli e Giovanbattista Naldini tra gli altri.
– Chiesa di San Domenico. È un’architettura religiosa trecentesca che salta all’occhio per la facciata incompiuta.
– Duomo. Tra i luoghi da visitare a San Miniato anche il Duomo. Si tratta di un edificio religioso costruito nel 1100 e dedicato a Santa Maria Assunta e a San Genesio. L’edificio di origine romanica ha subito diverse ristrutturazioni tanto che si possono notare dettagli in stile gotico.
Cosa fare a San Miniato
Oltre alla visita del centro storico, possibile anche con approfondimenti grazie alle guide che se ne occupano, si possono fare diverse attività. Tra le più amate la caccia al tesoro che coinvolge anche i più piccoli che possono così scoprire la leggenda della Strega Barbuccia oppure puoi organizzare una degustazione di vini scoprendo i prodotti locali e godendoti i vigneti con vista suggestiva sulla valle. Se vuoi scoprire tutto su San Miniato visita il sito discoversanminiato.it.