Nel corso della sua vita, una donna ha il ciclo mestruale per circa 40 anni; di questi 40 anni, circa 7 anni, ovvero 2400 giorni, corrispondono alla durata media delle mestruazioni.
Nel mondo, sono 2 miliardi le persone che hanno le mestruazioni e utilizzano dagli 11mila ai 16mila tamponi o assorbenti durante la loro esistenza.
Nel XX secolo è cominciata l’era della comodità, in cui i prodotti monouso hanno spopolato in ogni settore, compreso quello degli assorbenti igienici e pannolini.
Ancora oggi, purtroppo, come riporta anche il blog ProdottiEcologici.net, il monouso è molto diffuso, per via della sua comodità.
Tuttavia, gli assorbenti e i tamponi monouso sono molto dannosi per l’ambiente, per la nostra salute e anche per i nostri portafogli.
Per prima cosa, le cause dell’inquinamento degli assorbenti partono dalla loro produzione; anche se molti non ne sono al corrente, gli assorbenti vengono prodotti mediante l’utilizzo di materiali altamente inquinanti, come:
- colle chimiche,
- polveri assorbenti,
- sbiancanti,
- profumi,
- ftalati,
- derivati del petrolio.
Ma il materiale maggiormente presente è la plastica, con una percentuale del 90%, l’equivalente di 4 buste della spesa per ogni pacchetto.
Il fatto che siano realizzati con questi prodotti tossici per l’ambiente unito al fatto che, essendo monouso, devono essere gettati subito e smaltiti frequentemente, sono il risultato di un inquinamento costante dell’ambiente.
Il problema maggiore è che gli assorbenti tradizionali impiegano circa 500 anni per disintegrarsi, per questo si dovrebbe diminuirne l’utilizzo per permettere all’ambiente di respirare.
Ma, osservando le statistiche, non sembra importare molto alla popolazione.
Infatti, secondo uno studio pubblicato da Fater (importante azienda del settore) solo in Italia il 3% dei rifiuti totali è costituito da prodotti assorbenti per la persona, una percentuale che corrisponde a circa 900mila tonnellate all’anno, su un totale di 32 milioni di tonnellate di rifiuti non recuperabili.
Nemmeno in UK i dati sono confortanti: secondo il Journal of the Institution on Environmental Sciences vengono scaricati ogni giorno nei wc 1,4 milioni di assorbenti, 2,5 milioni di tamponi e 700 mila salva slip, inquinando mari e spiagge.
Anche l’igiene e la salute sono importanti durante le mestruazioni e assorbenti e tamponi tradizionali non aiutano di certo.
A causa anche dell’ambiente caldo umido, i materiali di cui sono costituiti gli assorbenti favoriscono la proliferazione batterica, causando infezioni e allergie.
Ma gli assorbenti, oltre a costare caro alla salute e all’ambiente, hanno effettivamente anche un costo economico elevato, soprattutto nel nostro Paese, dove sono tassati al 22%, come i beni di lusso.
Le alternative ecologiche agli assorbenti monouso
Per tutti i motivi sopraelencati, è ormai necessario, dunque, cambiare e passare a delle alternative sostenibili, in grado di garantire la massima sicurezza, comfort e protezione, senza nuocere all’ambiente.
È davvero importante parlare di queste alternative ecologiche poiché ancora troppe donne non ne sono a conoscenza o, se lo sono, non sono abbastanza informate per decidere di abbandonare l’utilizzo degli assorbenti tradizionali.
Le soluzioni principali sono gli assorbenti compostabili, ottimi perché, anche se usa e getta, sono biodegradabili, in quanto fatti al 100% da cotone organico, i kit di assorbenti lavabili e riutilizzabili, realizzati con fibre di bamboo e lavabili anche in lavatrice a 95° e le mutandine assorbenti, una soluzione ottima soprattutto se non si ha un flusso particolarmente abbondante.
L’alternativa che più fa parlare di sé è però la coppetta mestruale, piccolo recipiente a forma di imbuto chiuso che permette di raccogliere il sangue.
Deve essere svuotata e sterilizzata ad ogni ciclo ma può essere utilizzata anche per 5 anni.
Un risparmio economico notevole unito a un costo zero per l’ambiente, poiché non si producono rifiuti con la coppetta.
Ma i vantaggi sono soprattutto in termini di praticità e igiene: la coppetta, infatti, si adatta perfettamente al proprio corpo, permettendo di svolgere qualsiasi attività senza pensieri e, inoltre, la coppetta non permette la proliferazione batterica, dato che non c’è ristagno di sangue, come invece avviene negli assorbenti.