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giappone manga

Il desiderio di chi ama i manga e gli anime è quello di scoprire il loro mondo affascinante direttamente in Giappone. Chi fin da piccolo ha seguito le vicende dei grandi robot o delle maghette, può quindi pianificare un tour nel paese del sol levante e vedere da vicino tutto ciò che riguarda i personaggi più famosi di fumetti, i manga appunto, e di quelli che noi chiamiamo cartoni animati, gli anime. Viaggiare in Giappone è meno dispendioso di quanto si pensi, ci sono spesso delle offerte interessanti e delle soluzioni adatte praticamente a tutti. Vediamo allora il Giappone dei manga, i luoghi da non perdere e cosa fare.

Il Giappone dei manga e degli anime, dove pernottare

Il Giappone è un paese dove tecnologia e tradizione vivono in perfetto equilibrio. Tradizioni molto antiche si intersecano con le ultime innovazioni tecnologiche, colori, profumi, sapori, portano il viaggiatore in una dimensione molto diversa dalla nostra.

Un punto strategico per iniziare il nostro tour alla scoperta dei luoghi dei manga e degli anime è senza dubbio Tokyo, la capitale del Giappone che oggi conta circa 13 milioni di abitanti. Qui la vita è intensa, a cavallo tra la modernità e una storia tra le più antiche di tutto il paese.

A Tokyo si può pernottare anche a prezzi tutto sommato contenuti, in uno dei suoi quartieri. Nei quartieri di Asakusa e Ueno, per esempio, è possibile trovare delle sistemazioni economiche, ma il quartiere migliore per pernottare è Shinjuku, collegato perfettamente a tutto il resto della città dai mezzi pubblici.

Per iniziare il nostro viaggio, però, ci spostiamo nel quartiere di Akiba, o Akihabara, un quartiere ipertecnologico dove si trovano tantissimi negozi, appunto, di tecnologia, ma anche tantissimi rivenditori di manga e di anime, se siete stati da bambini appassionati dei giganteschi robot, non dovete assolutamente perdere l’opportunità di visitare il caffè a tema dedicato al robot Gundam.

Il Suginami Animation Museum

Un altro luogo da non perdere assolutamente è il Suginami Animation Museum. Situato nell’omonimo quartiere, dove hanno sede anche diversi studios di animazione, è un luogo imperdibile per i cultori degli anime e dei manga.

Oltre alle esposizioni, infatti, sarà possibile visitare anche alcuni laboratori di disegno e perfino provare a disegnare gli anime! Un’esperienza davvero unica.

Il Ghibli Museum

Questa è una tappa obbligata. Qui il grande regista Miyazaki ha fatto realizzare un qualcosa di straordinario. All’ingresso, a dare il benvenuto ai visitatori, c’è un Totoro a grandezza “naturale”. Il museo è molto grande, quindi vi porterà via un po’ di tempo, ma ne vale assolutamente la pena.

Gundam Front Tokyo

Sempre a tema Gundam, i robot del resto hanno fatto la storia dei manga giapponesi negli anni ’70, c’è il Gundam Front Tokyo, un museo, ma anche un negozio a tema, situato nel centro commerciale Diver City Tokyo Plaza sull’isola di Oidaba. Qui è proprio il gigantesco robot ad attirare i visitatori.

Enorme e imponente, sembra appena uscito dalla TV. Durante la giornata, per chi ha tempo, si può assistere anche alla sua trasformazione, chi era bambino negli anni ’70 avrà sicuramente dei ricordi di questo gigante paladino della giustizia e degli altri robot.

Oizumi Anime Gate

Chi invece era appassionato dell’extraterrestre più sexy e permalosa della storia degli anime, Lamù, potrà visitare il quartiere di Nerima, famoso proprio perché viene considerato il quartiere dell’animazione.

Nel quartiere è situato anche il Toei Animation Museum, dedicato appunto alle opere di questa casa di animazione. Un vero paradiso per i più nostalgici che potranno rivivere le vicende di mazinga Z, dell’Uomo Tigre, del treno Galaxy Express, ma anche Jeeg Robot d’acciaio, Ufo Robot, Candy Candy, fino ai più recenti Cavalieri dello zodiaco, Kiss me Licia, Dragon ball e Sailor Moon.

Naturalmente ci sono tantissime altre attrazioni da visitare, dipende dal tempo che avete a disposizione, ma quello che è certo è che un viaggio in Giappone sarà un’esperienza indimenticabile sotto tutti i punti di vista.

Mario Verdi