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Cosa mangiare in quel di Milano? Tutto. Siamo in una delle città più “internazionali” in Italia, dove c’è una cultura mastodontica verso il cibo. No, non si mangia bene solo al Sud: se c’è un motivo per cui il capoluogo lombardo è tanto amato dai turisti è la versatilità in fatto di cucina. Passeggiando per le vie, si passa dalle trattorie tipiche, dove assaggiare un bel “risuttin” ai sushi bar, o ristoranti, dove provare pesce fresco delizioso. Uno dei punti di riferimento è il ristorante sushi a Milano “Sushi&Sound”, che si trova nella suggestiva cornice dei Navigli, uno dei primi ad avere un menù senza glutine per i celiaci. Vi portiamo alla scoperta della cucina milanese (e non).

Le specialità tipiche di Milano: primi e secondi da provare

Assaggiare l’autentica cucina milanese è un’occasione per provare sapori d’altri tempi, contadini; per conoscere la storia del territorio. Tra i piatti più antichi troviamo ovviamente la cotoletta, che è stata citata addirittura in un documento risalente al 1148 e che è custodito oggi nella Basilica di Sant’Ambrogio. La cotoletta, o orecchia d’elefante (uregia d’elefant come direbbero i milanesi), è rigorosamente di vitello, fritta e con l’osso, accompagnata da patate o insalata.

E se diciamo “Milano”, allora il risotto è un altro grande classico: non c’è alcun segreto – forse farlo all’onda come i grandi chef – perché è proprio la semplicità che rende questo primo piatto tradizionale unico al mondo, dal sapore non solo raffinato, ma persino “setoso” al palato. Il tratto caratteristico è lo zafferano, ed è sovente accompagnato dall’ossobuco alla milanese, ovvero fette di stinco di vitello con carne morbidissima e al centro il midollo.

In ogni parte d’Italia, infine, sono conosciute come “polpette”, ma qui si chiamano mondeghili e sono sacri, richiesti persino all’ora dell’aperitivo insieme a uno spritz: gli ingredienti sono pochi e semplici, ovvero carne, pane, uovo, a cui vengono aggiunti aglio, noce moscata, grana. Questo è un piatto della cucina povera milanese, poiché i mondeghili – così sono stati definiti nel Dizionario Milanese da Francesco Cherubini – sono un piatto di recupero, ovvero servivano a non sprecare nulla.

Dove mangiare sushi a Milano: qui è un’istituzione

Il sushi a Milano è un’istituzione, e infatti proprio qui i ristoranti giapponesi e cinesi si sono per primi affermati. Complice la cultura multietnica della città (e una mentalità tendenzialmente aperta alla scoperta dei nuovi gusti), oggi i ristoranti di sushi sono ovunque, in ogni parte d’Italia, ma ricordiamo che proprio qui è stato aperto il primo, nel lontanissimo 1977.

Oggi la proposta è davvero immensa e al contempo interessante: Sushi&Sound, per esempio, è un ristorante che aderisce al circuito AIC (Associazione Italiana Celiaci). Non solo si può prenotare e mangiare in loco, ma effettua il servizio di delivery asporto e consegna a domicilio nell’arco di 10 km. Questo ristorante di sushi in salsa fusion è anche su richiesta Gluten Free 100%. Ma la cosa bella è che offre altresì divertimento su misura per tutti, con performance musicali con sonorità lounge, worldwide, jazz e soul. Il giusto modo per coniugare buon cibo, relax e divertimento.

Street food a Milano

Infine, lo street food. Sì, a Milano è impossibile non rimanere affascinati da una vastissima proposta di street food, come i panini con il polpo, le pinse e i supplì romani, la Ravioleria Sarpi, un’altra istituzione a Milano, dove provare i Shuijiao a base di manzo e porro, oppure maiale e verza, o ancora vegetariani. Il plus? Sono preparati sul momento. Anche i bao sono buonissimi, ma, per un tipico sapore meneghino, lo street food per eccellenza è la michetta, il pane tradizionale farcito con salumi e formaggi del territorio. Molto in voga è il trapizzino – a Milano si mangia street food da ogni parte d’Italia e del mondo! – o i mitici panzerotti di Luini, magari con tradizionale ripieno a base di pomodoro e mozzarella o altre varianti interessanti. Quello che è certo è che non si corre il rischio di rimanere digiuni: Milano ha una proposta su misura per tutti, inclusi intolleranti al lattosio, al glutine, vegani e vegetariani.

Mario Verdi