Chi arriva a Vidiciatico in una giornata limpida scopre subito che l’Appennino è fatto di strade che si stringono intorno al campanile, i tetti raccontano di inverni lunghi, e nell’aria si diffonde un profumo che porta lontano: legna che brucia, ragù che sobbolle, pane appena sfornato. È un invito silenzioso, capace di orientare i passi fino alla piazzetta dietro la chiesa, dove sorge un ristorante tipico a Vidiciatico che da anni è punto di riferimento per chi ama la buona tavola. La Piazzetta, hotel e ristorante ai piedi del Corno alle Scale, è un luogo ideale tanto per chi viaggia in compagnia della famiglia quanto per chi porta con sé un amico a quattro zampe.
La cucina emiliana come memoria viva
Varcare la soglia significa entrare in un piccolo teatro del gusto, dove il sipario si apre con piatti che appartengono al DNA di questa terra. I tortellini, minuscoli, raccontano la pazienza delle mani che li hanno chiusi uno a uno. Arrivano in tavola immersi in un brodo caldo e avvolgente, che profuma di festa. Poco dopo ecco le lasagne, dorate in superficie e morbide all’interno, con i loro strati che si fondono in un equilibrio di ragù, besciamella e pasta fresca. Le tagliatelle, stese sottili e leggermente ruvide, catturano il condimento con generosità: ogni forchettata restituisce la sostanza di una cucina che non ha fretta.
Ma l’Emilia non vive soltanto di pasta. Le crescentine gonfie, le tigelle calde che si aprono con le mani e si farciscono di salumi o formaggi locali, sono un gesto conviviale che porta subito al sorriso. Accanto scorrono carni scelte con attenzione: filetti tenerissimi che sembrano sciogliersi al primo morso, provenienti dalle migliori macellerie della zona. Ci sono i funghi, il tartufo capace di sorprendere con la sua forza aromatica, i formaggi stagionati. Ogni ingrediente viene selezionato con cura, privilegiando freschezza e stagionalità, senza inseguire mode ma seguendo il ritmo naturale del territorio. Mangiare qui vuol dire anche ascoltare una storia. Ogni portata parla di generazioni che hanno custodito ricette e rituali, trasmettendo un sapere che non ha mai perso il legame con la montagna, la capacità di tenere viva un’identità attraverso il gusto.
Atmosfera calda, sapori autentici
Se la cucina conquista con i suoi piatti, l’atmosfera completa l’esperienza. Le sale intime raccolgono chi cerca riparo dopo una passeggiata tra i boschi. Il forno a legna, acceso senza fretta, diffonde un tepore che accompagna la cena come un abbraccio. Qui la convivialità nasce spontanea tra famiglie che dividono crescentine e amici che brindano con un buon vino rosso. Non ci sono artifici, solo l’essenzialità di una tradizione rispettata. I dolci artigianali chiudono il percorso: gelati preparati con ingredienti freschi, liquori e sorbetti che puliscono il palato con leggerezza. È il finale di un racconto che lascia la voglia di tornare.
La Piazzetta non è pensata soltanto come ristorante, ma è anche un hotel, un punto di partenza per chi vuole vivere la montagna a passo lento, tra escursioni e relax. Ed è proprio questa unione tra accoglienza e tavola che fa sentire il viaggiatore come a casa, con il privilegio di poter assaggiare la cucina emiliana a fine giornata.
La tradizione che incontra il presente: c’è anche la pizza
Accanto ai piatti che rappresentano la memoria del territorio, La Piazzetta ha saputo dare spazio a una passione più contemporanea: la pizza. Anche qui nulla è lasciato al caso. L’impasto riposa a lungo, grazie al lievito madre e a una maturazione studiata, così da risultare leggero e fragrante. Nel forno a legna prende forma una pizza che rispetta la classicità ma non teme variazioni: dalle versioni tradizionali alle gourmet, fino a quelle al panaro, condite sempre con ingredienti scelti senza compromessi.
Lasciare Vidiciatico dopo una sosta a La Piazzetta equivale alla sensazione di portarsi dietro una memoria viva: il profumo del tartufo che si mescola all’aria fresca di montagna, il gesto di spezzare una tigella calda, il calice di vino che accompagna la quiete della sera. La cucina emiliana, ai piedi del Corno alle Scale, è un patrimonio condiviso, un filo che unisce chi vive in questi luoghi a chi li attraversa per qualche giorno. Ecco perché chi varca la soglia de La Piazzetta spesso si ritrova a tornare. Perché un’esperienza così, fatta di autenticità e calore, rimane impressa a lungo. È la montagna che incontra la tavola, ed è difficile lasciarla alle spalle senza il desiderio di rivederla.
