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Con le sue case colorate, Positano sembra quasi adagiarsi sul fianco dei Monti Lattari. Incorniciata dal verde della vegetazione e dall’azzurro del mare, è un gioiello che schiude alla vista di chi arriva dal mare. Una città che sembra incantata e che ricorda certe atmosfere da fiaba. Ottimo cibo, gente accogliente e tante bellezze storiche e naturali da scoprire: e allora cosa vedere a Positano?

Positano, fascino antico

La storia della città di Positano affonda le radici in epoca romana. A testimoniarlo è la domus romana situata sotto la chiesa dell’Assunta e che ricorda la domus di Pompei. Sembra, secondo le ricostruzioni degli storici, che la città sia stata fondata nel IX secolo nei pressi di un’abbazia dei benedettini. Furono gli abitanti di Paestum che giunsero in quei luoghi a ingrandirne il centro abitato.

L’aspetto che noi oggi conosciamo, e che per certi versi ci ricorda Amalfi, risale al periodo successivo al saccheggio dei Pisani, sul finire del 1200. Non mancano vicende avverse nella storia della città, come il terremoto del 1400, che costarono crolli, distruzioni e ricostruzioni.

Cosa vedere a Positano

Indubbiamente, una delle attrazioni principali è il mare, con le sue spiagge caratteristiche. Celebre la Spiaggia Grande, lunga ben 300 metri, apprezzata dal jet-set internazionale. Meno mondana, ma comunque di grande fascino, è la spiaggia di Fornillo, che si raggiunge mediante un sentiero che si imbocca dalla Spiaggia Grande.

Ma oltre al mare c’è molto da vedere. Diversi sono i sentieri naturalistici che consentono di immergersi nel verde e tra le rocce modellate dal vento. Uno dei più suggestivi è senza dubbio quello che conduce all’Oasi del Vallone Porto e che si dipana tra una folta vegetazione, pittoresche cascate e animali.

Di straordinaria bellezza è il Sentiero degli dei che collega Agerola a Nocelle, un piccolo paesello il primo, una frazione di Positano la seconda. Qui a farla da padrone è la vista mozzafiato della Costiera Amalfitana e di Capri. Il percorso è ben indicato, meglio però percorrerlo nella direzione da Agerola verso Nocelle, così da sfruttare la leggera discesa.

Una volta concluso il sentiero, che nella sua parte finale risulta un po’ più tortuoso e impegnativo, ma che ripaga delle fatiche con dei panorami di straordinaria bellezza, volendo, si può scendere alla spiaggia di Arienzo discendendo 1500 gradini.

Altra perla naturale da non perdere è la Grotta dello Smeraldo, situata nei dintorni di Amalfi. Sono le luci a rendere magico questo luogo, riflessi smeraldo che dalle acque si riflettono sule pareti, creando un’atmosfera davvero unica.

Girando per il centro

Alle bellezze naturalistiche di questi luoghi si aggiungono quelle storico-architettoniche del borgo. La chiesa di Santa Maria Teresa Assunta, simbolo della città con la sua cupola di maioliche gialle e verdi che si staglia tra le altre costruzioni e sembra indicare la via a chi arriva dal mare. All’interno dell’abbazia c’è una preziosa icona: la Madonna nera col Bambinello.

Attorno a questa icona aleggia una leggenda. Sembra che la statua fosse stata rubata e facesse parte del carico di una nave proveniente dall’oriente che non riusciva a riprendere il largo a causa della bonaccia. I marinai, a un certo punto, sentirono una voce che diceva loro “Posa, posa”, riferendosi all’ancora. Da li il nome della città. La Madonnina fu donata alla popolazione.

Una passeggiata tra i vicoli del centro, specie nelle serate più fresche, è piacevole, lasciandosi guidare dai crocicchi di vie e lasciandosi sorprendere, di quando in quando, da una scalinata fiorita. Da non perdere la Galleria d’arte e i numerosi negozi di moda.

Questa città, costruita in verticale, con il suo sali e scendi di viuzze, è un vero scrigno di bellezze, un luogo dove rilassarsi, ma anche dove incontrare la cultura e la natura senza filtri. Una vera boccata d’ossigeno dopo il brutto periodo che tutti abbiamo dovuto superare.

Mario Verdi